Sia che la tua agenzia voglia lanciare uno scrittore sul mercato internazionale o pubblicare un nuovo articolo, sia che occorra una traduzione letteraria di un testo originale per conto di case editrici, la nostra agenzia di traduzioni, garantirà massima qualità nel rispetto delle tue scadenze. L’agenzia di traduzione POLYGLOT accetterà con grande piacere ed entusiamo qualsiasi tipo di traduzione letteraria, sia che si tratti di una canzone, di una poesia o di un testo in prosa. Non solo provvediamo ad una buona traduzione dei materiali forniti ma gli conferiamo anche uno stile adatto allo specifico paese in cui il materiale tradotto deve essere pubblicato.
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L’autore può altresì pretendere che l’opera non sia deformata o usata in modi che alterino il suo pensiero o tradiscano intenzioni e qualità della creazione. Sotto il profilo soggettivo, il diritto d’autore conferisce al creatore di un’opera la forza di pretendere un compenso economico (diritti patrimoniali) per l’utilizzo della medesima e il rispetto di alcuni diritti morali, in quanto «padre» della creazione stessa. Sotto il profilo oggettivo, il diritto d’autore rientra nella sfera della tutela della proprietà, in questo caso intellettuale, e in quella della protezione della personalità e dell’identità dell’autore. Non appena verremo a conoscenza delle tue esigenze, ti forniremo un preventivo accurato entro un’ora. Successivamente partiremo con la ricerca del traduttore letterario che più si addice alle tue esigenze.
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Tradurre un libro dall’ italiano all’ inglese non richiede solo traduzioni da parola a parola o da frase a frase di un vocabolario in un altro. Gli esperti professionisti madrelingua, infatti, non si limitano a svolgere traduzioni di testi ma adattano i contenuti del libro al contesto della lingua di destinazione. La traduzione dei fumetti e graphic novel richiede articolate competenze traduttive specifiche di questo tipo di linguaggio. Il nucleo del corso è costituito dai laboratori dalle lingue e culture più presenti sul mercato in questo settore, cioè inglese, francese e giapponese. Il corso include un modulo sulla storia del fumetto in cui si passa in rassegna l’evoluzione storica degli stili e delle produzioni, con le loro specificità di linguaggio, di tematiche e di generi.
In breve, qualsiasi opera che necessita della traduzione di contenuti creativi e artistici può richiedere una traduzione letteraria. Nelle tredici settimane di corso si alternano lezioni di editoria, seminari tenuti da traduttori, https://writeablog.net/traduzioni-pro/le-5-migliori-webapp-per-le-traduzioni editor, editori e laboratori di traduzione. Nelle lezioni e seminari gli allievi si trovano tutti insieme, mentre nei laboratori si distribuiscono nelle singole lingue scelte. Ogni allievo può seguire laboratori da due lingue fra inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo e svedese o, in alternativa, da una sola lingua. I laboratori sono tenuti da traduttori professionisti di grande esperienza e capacità didattica, che seguono gli allievi per tutta la durata del corso.
In virtù del partenariato di ATLAS (Association pour la promotion de la traduction littéraire), il vincitore della sezione giovani traduttori vince anche una residenza di traduzione di un mese presso il Collège international des traducteurs littéraires (CITL) ad Arles. Nel 2018, anno dell’XI edizione, è stata premiata Donata Berra per la traduzione di La guerra invernale nel Tibet (Adelphi, 2017) di Friedrich Dürrenmatt. La sezione esordienti è stata vinta da Daria Biagi per la traduzione di Materia prima (L’Orma, 2017) di Jörg Fauser. Il traduttore che ha vinto la prima edizione del 2007 è stato Bruno Ventavoli per La ballata di Iza (Einaudi, 2006) di Magda Szabó. È un compito molto arduo e per nulla facile, che richiede anni di studio ma soprattutto di esperienza.
Si tratta, ancora, di stare in quel rapporto di “intima distanza” nel quale l’altro vive in noi pur lasciandoci liberi di vivere la nostra vita e di compiere le nostre scelte. Gioco di presenza-assenza, in cui Sehnsucht e Begehren, nostalgia e desiderio, giocano un ruolo fondamentale. Jakobson ha questo bellissimo concetto di dominante del testo, bisogna parlare anche di dominante della traduzione. Se una persona oggi legge Achmatova in italiano, secondo me, l’unico motivo per cui lo fa è perché vuole conoscere come scriveva Achmatova in russo e non gliene importa nulla del traduttore, e quindi è giusto dare una traduzione filologica con note. Se invece uno legge un best seller russo che esce oggi e dopodomani sarà dimenticato, un page turner come dicono gli americani, che va bene per la spiaggia, che deve entrare da un orecchio e uscire dall’altro, allora tutto va bene. A quel punto il traduttore può mettersi completamente in mezzo, filtrare, rifare i giochi di parole, ricreare le barzellette che non fanno ridere se tradotte ma crearne di nuove in italiano, è lecita qualsiasi cosa perché la dominante non è più l’aspetto filologico ma è semplicemente l’intrattenimento nel senso più brutto del termine.
Il premio letterario Benno Geiger per la traduzione poetica, istituito nel 2014, è conferito alla traduzione italiana, edita nell’ultimo anno, di un’opera poetica occidentale antica, medievale o moderna. Organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini, esso è dedicato alla memoria del padre di Elsa Geiger Ariè, lo scrittore, critico d’arte e traduttore in lingua tedesca Benno Geiger, e la vincita è di cinquemila euro. Il premio Babel-Laboratorio Formentini è destinato a un giovane traduttore letterario di lingua italiana, di età massima di 40 anni. Esso ha cadenza biennale e consiste in una cifra di 3.000 euro e in un soggiorno di una settimana alla Casa dei traduttori di Looren, in Svizzera, che è partner del premio.
- Sotto il profilo soggettivo, il diritto d’autore conferisce al creatore di un’opera la forza di pretendere un compenso economico (diritti patrimoniali) per l’utilizzo della medesima e il rispetto di alcuni diritti morali, in quanto «padre» della creazione stessa.
- “Le fiabe rumene della mìa infanzia a un certo punto si sono tradotte in tedesco nel mio inconscio”.
- I termini di decadenza dei diritti, al di là del termine generale di 70 anni dalla morte dell’autore, possono subire prolungamenti o eccezioni.
- Traduzione non è una parola univoca e questo saggio intende fornire un breve excursus su cosa veramente sia, con particolare attenzione al ruolo del traduttore e all’attuale stato di riconoscimento del suo mestiere.
Questo premio è dedicato esclusivamente all’editoria indipendente, per le opere di narrativa e di poesia. Il premio Gregor von Rezzori nasce nel 2007 e trae il nome dallo scrittore mitteleuropeo. Dal 2010 è stato inserito nel Festival degli Scrittori che si tiene ogni anno a Firenze. Esso viene assegnato alla miglior opera di narrativa straniera tradotta in Italia e alla miglior traduzione.
Il cambiamento nella percezione di chi traduce è la conseguenza di un mutamento profondo del concetto di traduzione perché è affiorata nella cultura la convinzione che il tradurre eserciti una funzione di gran lunga superiore a quello che superficialmente si può pensare. Del resto basta osservare un semplice dato generale che riguarda l’editoria italiana. Molti libri che abbiamo a disposizione sono infatti traduzioni ed attorno ad essi ruota una parte significativa del mercato editoriale.
Riceverai la mia newsletter una volta al mese con consigli e contenuti speciali sull’italiano e sull’apprendimento delle lingue. Per evitare fraintendimenti abbiamo identificato i contributi presenti nei volumi con un numero arabo corrispondente al numero dell’edizione del premio e tra parentesi l’anno di riferimento. Le relazioni dei convegni che ogni anno venivano realizzati a Monselice, gli interventi dei vincitori, le cronache delle varie edizioni, sono stati riuniti in una serie organica di volumi, i cosiddetti “Quaderni di Monselice”, che costituiscono degli strumenti preziosi e utili per lo studio di molteplici aspetti della traduzione. La pubblicazione degli atti del premio “Monselice” per la traduzione, raccolti in 21 volumi, non ha seguito nell’impaginazione e nella numerazione un criterio uniforme. Il premio della sezione “traduttori” è stato assegnato per la prima volta nel 2009 a Margherita Crepax per la traduzione di La scuola degli sciocchi (Salani, 2007) di Sasha Sokolov.